Pioli lo ha già escluso, addio al Milan segnale chiaro.

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Addio sicuro, brutte notizie per i rossoneri. Il Milan sembra uscito definitivamente dal periodo di grave crisi che aveva attraversato fino a qualche settimana fa. Quella ottenuta con l’Atalanta è stata la quarta vittoria di fila in tutte le competizioni e senza subire gol. Un evento da rimarcare, che in stagione non si era ancora verificato, come sottolineato da Stefano Pioli.

Una ‘rinascita’ certificata dalla prestazione brillante contro i bergamaschi, che sono stati resi letteralmente inoffensivi e battuti con un 2-0 che avrebbe anche potuto essere più ampio. Le prospettive per il finale di stagione tornano ad essere incoraggianti.

Diavolo tornato al secondo posto in classifica, agganciando l’Inter, e che la prossima settimana a Londra può giocarsi contro il Tottenham l’accesso ai quarti di Champions potendo giocare per due risultati su tre.

Il nuovo modulo con la difesa a tre ha finalmente ingranato, il Milan ha ritrovato compattezza in mezzo al campo, subisce molto meno e riesce a esprimersi in maniere decisamente più efficace rispetto a qualche tempo fa.

Anche i principali protagonisti stanno tornando, gradualmente, ad esprimersi sui loro livelli. Ma per qualcuno, la svolta tattica significa invece addio ormai imminente.

Nelle prime due stagioni di Pioli, Ante Rebic era stato uno degli interpreti chiave nella risalita del Milan ad alti livelli, realizzando 12 e 11 reti. Il croato, però, pare da tempo aver perso quello smalto.

Già nella scorsa stagione, qualche problema di troppo e appena due reti, anche se non banali, utili per portare via due pareggi preziosissimi e alla fine fondamentali per il titolo contro Juventus e Salernitana.

Quest’anno, un grande avvio con l’Udinese, doppietta alla prima giornata, poi poco altro: gol e assist con l’Empoli e, di fatto, il buio. Nel nuovo modulo, che nella sua evoluzione sta privilegiando Leao e Diaz alle spalle di Giroud per la loro fantasia e per il maggior dinamismo, Rebic non trova spazio.

In tutto, nel mese di febbraio, appena 18 minuti giocati, un’inezia. Ecco perché il suo addio si avvicina sempre più. Si è fatto avanti per una partenza immediata il Fenerbahce, il Milan non sembra intenzionato a cederlo subito, ma in estate le strade con grande probabilità si separeranno.