Il belga è in panchina per la prossima partita, non combina con Leao

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Il match di ieri ha fatto emergere le qualità di molti giocatori, ma De Ketelaere non è legato a Leao.

I due grandi investimenti del Milan in attacco, durante la partita contro il Chelsea in Champions League, non sono mai apparsi così lontani. Partiamo dal portoghese, che è stato l’unico a fare la differenza. Le solite sgasate sulla sinistra non mancano mai e si va faccia a faccia senza paura contro Fofana, Chalobah e James. Dove tutti vedono un muro lui vede una strada da sfruttare, un’opportunità.

A parte lui nessun altro ha dato fastidio al Chelsea.
De Ketelaere, invece, è apparso in difficoltà come mai in questa stagione. Uno dei pochi tiri in porta della sua stagione è arrivato proprio nella sua peggior partita con la maglia rossonera. Un tiro di destro, debole, che doveva essere trasformato in ben altro modo. “Non bisogna andare sui singoli” dirà Mister Stefano Pioli a fine partita, ma la differenza tra i due non poteva non balzare all’occhio.

In casa del Chelsea, ovvero la squadra che lo voleva più di tutte in estate, Leao ha dimostrato di poter infiammare i suoi prossimi potenziali tifosi, che sono andati a casa con la convinzione che il numero 17 rossonero possa davvero migliorare la loro squadra. Altra differenza importante: Leao ha tentato sei dribbling, De Ketelaere zero.

Il belga ha faticato a giocare con i compagni, a trovare la posizione, ad uscire vivo dai corpo a corpo con gli avversari. A questo punto ci si può domandare se, in vista di Milan-Juventus di Serie A, Charles non possa finire in panchina. Conoscendo le abitudini di Pioli resta favorito, la ma domanda resta d’attualità. L’unica buona notizia di serata è la ‘benedizione’ di Ricardo Kakà, il calciatore a cui De Ketelaere viene spesso paragonato.

“Ha alcune abilità che sono simili alle mie. Ma non voglio confrontare i giocatori per alleviare la pressione sul giocatore. Non è bene confrontare un giocatore con un altro. Penso che sia un ottimo giocatore con grandi capacità. Mi somiglia? Sì, ci sono alcune somiglianze tra lui e me”.

Nel primo anno da giocatore del Milan, Kakà segno il suo primo gol in Champions League alla quarta giornata, quella che il numero 90 deve ancora giocare. E lo ha fatto contro il Brugge, la sua ex squadra.