UFFICIALE: due match di Serie A da ripetere.

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Per la ripetizione di due partite di Serie A depositata richesta ufficiale: arriva il comunicato con le motivazioni. Il campionato di Serie A volge al termine ma sono ancora diversi i verdetti da decretare, partendo dalla lotta per lo scudetto e finendo con la zona salvezza.

Una volata in cui non sono mancate le polemiche con alcuni errori arbitrali che hanno infiammato il dibattito. Tra gli episodi più controversi quello relativo a Milan-Spezia, con il mancato vantaggio ai rossoneri, e quello che vede sempre la squadra ligure protagonista nella sfida contro la Lazio (il fuorigioco di Acerbi non segnalato).

Proprio su queste due partite si è concentrato il Codacons che ha annunciato di aver presentato un “formale ricorso presso il Tribunale di Roma con la richiesta alla Federcalcio (F.I.G.C.) di ripetizione degli incontri di Serie A Milan-Spezia e Spezia-Lazio”.


Il motivo è da ricercare nei due “macroscopici errori tecnici del Direttore di Gara, degli assistenti e, nel caso di Spezia-Lazio, anche della sala VAR”. L’associazione dei consumatori aggiunge che senza “la ripetizione immediata delle partite viziate potrebbe venire meno la regolarità dello svolgimento dell’intero campionato di Serie A italiana”.


Milan-Spezia e Spezia-Lazio da ripetere: il ricorso del Codacons


Questo perché verrebbero avvantaggiati alcune squadre nei confronti di altre, venendosi a creare “una situazione che arreca inoltre danno sia ai tifosi, i quali hanno assistito ad uno spettacolo sportivo palesemente viziato, sia agli scommettitori, in virtù dei risultati delle partite sul campo, falsati dai clamorosi errori arbitrali”.

Sempre secondo l’Associazione, non si è trattato di semplici errori dei direttori di gara ma “di sbagli tecnici nell’applicazione del Regolamento del gioco del Calcio, e proprio per tale motivo la Federcalcio deve assolutamente disporre la ripetizione degli incontri viziati”.

A conclusione del comunicato, il Codacons afferma che la Giustizia Sportiva non può “arrogarsi il diritto di danneggiare diritti ed interessi di milioni di utenti appassionati di calcio”.