UFFICIALE: campionato sospeso

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Si è espresso, è arrivata la decisione sulla richiesta di sospensione del campionato. E’ arrivata la decisione del TAS di Losanna sulla decisione di sospendere il campionato. Il caso Cadice non è ancora chiuso dopo che il reclamo presentato dalla società spagnola è stato giudicato inammissibile.

A darne comunicazione è stato lo stesso che ha anche annunciato la volontà di proseguire la sua battaglia per vedersi riparati i danni subiti. Tutto nasce dalla partite tra Elche e Cadice dello scorso 16 gennaio.

Una partita conclusa 1-1 con il Cadice che subisce il gol del pareggio all’81’ con Ponce che realizza partendo da una evidente posizione di fuorigioco. Un offside che la terna arbitrale e il VAR non segnalano, convalidando la rete.

Da qui l’inizio della battaglia legale del Cadice che prima si è rivolto al Comité de Competicion, chiedendo la ripetizione degli ultimi nove minuti del match (quelli dal gol – da annullare – in poi).

Un ricorso che è stato rigettato con il Comitato che si è detto non competente in materia. Il Cadice ha deciso quindi di rivolgersi al TAS, chiedendo al sospensione temporanea della Liga in attesa che venga emesso un giudizio definitivo.

Ieri la risposta del tribunale di Losanna che ha ritenuto inammissibile il ricorso, spiegando però che la società avrebbe potuto presentare un ricorso contenzioso-amministrativo davanti al Tribunale Centrale del Contenzioso-Amministrativo, con sede a Madrid, entro due mesi dalla sua notifica.

Una via che la società vuole percorrere fino in fondo e lo dice in un comunicato in cui spiega che i suoi legali stanno lavorando per individuare “il canale giuridico e procedurale più conveniente per denunciare davanti alla Giurisdizione Ordinaria i fatti accaduti il 16 gennaio 2023″, cioè quanto avvenuto durante la sfida con l’Elche.

Il Cadice annuncia di non aver intenzione di fermarsi nella sua lotta per avere giustizia per “garantire che i danni già causati al club possano essere riparati o, se risultassero irreparabili, per ottenere il dovuto risarcimento di tali danni”.