Milan, per Leaon soddisferò alcune sue condizioni. Leao apprezza Pioli e Ibra

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Rafael Leao è ora al centro dell’attenzione perché il suo talento o le sue parole sembrano sempre fare rumore. Il portoghese, come è noto va in scadenza di contratto con il Milan nel 2024 e in queste settimane si sta affrontando la questione che è più intricata di quanto si possa immaginare. La novità è che il Milan potrebbe fare uno strappo alla regola.

Lavori in corso
Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport questa mattina in edicola, le parti stanno lavorando per venirsi incontro. La stima è reciproca con Leao che ha sempre dichiarato di trovarsi bene in rossonero e con il club che lo ha sempre difeso e aspettato, in attesa della sua esplosione.

Secondo le indiscrezioni il Milan starebbe pensando di andare con forza verso le richieste del portoghese, incrementando il suo stipendio anche oltre il tetto o le limitazioni tenute in considerazione. Leao chiede un salario da top player, circa 7 milioni di euro, a cui va aggiunta tutta la questione legata alla multa da pagare allo Sporting Lisbona.

I prossimi mesi saranno cruciali anche perché la corte del Chelsea potrebbe non essersi spenta, anzi. Il club londinese potrebbe tornare alla carica e questa volta con un’offerta ufficiale da almeno 100 milioni. Il club di via Aldo Rossi, però, continuerà a valutare il giocatore come la sua clausola, 150. Chiudere prima del Mondiale sarebbe un colpo.

Leao per Pioli e Ibra
In tutto questo c’è anche da raccontare come Leao vive il Milan e dalle sue stesse parole, non sembrano esserci problemi. L’impressione è invece quella di un ragazzo che a Milanello si trovi totalmente a suo agio. In sintonia con tutti i compagni, vecchi e nuovi; al lavoro sempre con serenità e impegno, come più volte Pioli ha sottolineao.

E poi ci sono i suoi due riferimenti: lo stesso Pioli e Zlatan. Il portoghese ha dichiarato a Outpump che per lui sono stati fondamentali e specialmente su Ibra ha speso qualche parola in più: “Zlatan è un esempio, mi ha insegnato l’importanza del chiedere, del rimanere sempre concentrati, anche all’esterno del campo.