Messias mezz’ala in un centrocampo a tre, boutade o “Piolata”?

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MILAN, ITALY - FEBRUARY 09: Junior Messias of AC Milan controls the ball during the Coppa Italia match between AC Milan and SS Lazio at Stadio Giuseppe Meazza on February 9, 2022 in Milan, Italy. (Photo by Matteo Ciambelli/DeFodi Images via Getty Images)

La notizia di giornata (qui la nostra anticipazione) riguarda le prove che mister Pioli ha svolto in allenamento sia nella giornata di ieri che quella di oggi. Parliamo di Junior Messias schierato come mezz’ala destra nel 4-3-3 su cui si sta lavorando negli ultimi tempi a Milanello, con Saelemaekers alto a destra.

Una possibile scelta sorprendente e a suo modo anche spiazzante, ma che potrebbe avere risvolti interessanti. C’è da dire comunque che è solo una delle varie veste tattiche provate in questi giorni a Carnago, perché Pioli sta pensando anche ad una difesa a 3 con i due esterni larghi di centrocampo, Theo e Calabria, che partono più bassi.

Quello che si può cogliere è che dopo un 2023 partito in maniera horror a causa dei troppi gol subiti ed una sola vittoria in sette partite Pioli prova ad un assetto più difensivista. D’altronde è stato lo stesso allenatore rossonero ad ammettere, dopo la sconfitta casalinga contro il Sassuolo, che “quello che ha funzionato per due anni oggi non funziona più”.

Effettivamente il Milan, da macchina da pressing aggressiva e coraggiosa è diventata una squadra fragile, pronta a crollare al primo spiffero, anche se leggero. Il dato dei 19 tiri in porta subiti in Serie A nel 2023 che si sono tramutati in 14 reti per gli avversari può essere utile per spiegare che momento sta vivendo la fase difensiva, che parte dagli attaccanti e arriva al portiere, dei rossoneri.

Ed ecco quindi la necessità di snaturarsi un minimo rispetto al recente passato e pensare a non prenderle prima che darle: inserire un terzo uomo a centrocampo, che come per il Sassuolo sarà orfano di Bennacer, è una scelta che può avere senso.

Inizialmente può sembrare non averlo schierare Messias in questa linea a tre insieme a Tonali e Krunic, ma è anche vero che c’è bisogno di un calciatore offensivo da caratteristiche diverse dagli altri due: Pobega e Vranckx sono molto più incursori rispetto al brasiliano ma, almeno sulla carta, meno efficaci in fase di possesso e gestione del pallone.

Dopo la mossa dell’andata di far svariare Tonali sull’esterno, scelta del mister che ha deciso il derby, è quasi scontato pensare che Sandro riceverà attenzioni particolari da parte di Inzaghi e dei nerazzurri. Da qui la “Piolata” di provare Messias lì: il numero 30 ha già ricoperto il ruolo, seppur con compiti e modulo diverso, a Crotone, e quindi non sarebbe una trovata nata dal nulla.

Per uscire da questo momento buio pesto è necessaria una scintilla, un lampo. Una “Piolata”, come il Diaz sottopunta con Calhanoglu esterno che ha riportato i rossoneri in Champions, o il “terzino mezz’ala” e il passaggio ad un trequartista “pesante” che hanno accompagnato il Milan a vincere la Serie A, la storia recente è piena di invenzioni del tecnico parmense che hanno ridato nuova vita ad una squadra che sembrava essere in difficoltà. Oggi la difficoltà è sicuramente più reale che mai, ma se c’è qualcuno che può superarla è proprio mister Pioli