Giungla di nomi per il dopo Pioli al Milan.

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Ansia nel tifo milanista per il nuovo allenatore: Ibra influente. C’è un derby da giocare e magari da non perdere, ma il tifoso in questi giorni ha un unico pensiero, quello legato al futuro allenatore.

E’ vero il derby è sempre il derby. Un risultato positivo impedirebbe ai cugini di festeggiare a San Siro, ma comunque andrà stasera la partita, la stagione del Milan non cambierà.

Una scelta sbagliata (mediocre) in panchina, invece, inciderebbe pesantemente sul futuro del Diavolo. I tifosi fanno dunque bene a preoccuparsi per la nuova guida. In questi giorni, però, si sono imbattuti in un fiume in piena di nomi e capire oggi quale sia il preferito di Gerry Cardinale appare davvero complicato.

Con l’eliminazione, in malomodo, dall’Europa League, si è dato via, di fatto, al dopo Pioli, scatenando non solo i giornalisti, a caccia del nome giusto e dell’informazione corretta, ma anche i tanti procuratori e intermediari che inevitabilmente stanno proponendo i loro assistiti alle diverse anime della società.

Tutto normale, è il gioco delle parti. Un gioco che chiaramente crea solo tanta confusione e paura nella testa del tifoso, costretto a leggere anche nomi mediocri e profili improponibili per le ambizioni del Milan.

Ma la scelta finale, chiaramente, toccherà a Gerry Cardinale e da questa scelta, di un uomo che ha dimostrato di non aver paura di prendere decisioni coraggiose e anti-popolari (vedi l’esonero di Maldini e Massara), capiremo tante cose.
Innanzitutto sapremo quali sono le vere ambizioni del Milan e poi capiremo chi all’interno del mondo rossonero sia davvero influente.

Dopo l’addio di Paolo Maldini, il tifoso rossonero ha perso il suo Garante (con la g maiuscola). Un cuore rossonero doc, vincente più che mai, che ha sempre lavorato per portare in cima il Milan.

Oggi questa figura, di cui si fida ciecamente il sostenitore rossonero, non può non essere Zlatan Ibrahimović. Dal quale, però, ci si aspettava un po’ più di responsabilità dopo l’eliminazione dall’Europa League.

E invece, a differenza di Maldini nei momenti difficili della passata stagione, da parte sua nemmeno una parola. In ogni caso è l’unico vero grande uomo di calcio.

Gerry Cardinale ha deciso di avere al suo fianco lo svedese anche per questo: non solo, dunque, per la sua immensa conoscenza calcistica e per la sua personalità (che però finora non abbiamo ancora visto), ma anche per dare credibilità a tutto il progetto Milan.

Il tifoso rossonero, dunque, aspetta con ansia la scelta del nuovo allenatore, sapendo che un vincente come Ibra, uno dei protagonisti della rinascita del Milan, non potrà mai avvallare la mediocrità. Servono uomini ambiziosi, con una fame di successi, come lo svedese. Ibra non potrà deludere il suo popolo.

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