Giroud al bivio: Finale decisivo per il Milan.

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Futuro incerto per Giroud: Due possibilità in gioco. 37 anni e non sentirli. Olivier Giroud continua ad essere il principale riferimento in attacco del Milan.

Per il centravanti francese, classe 1986, parlano i numeri: in ventisette partite disputate, con oltre 2mila minuti, il giocatore ha segnato ben dodici volte e realizzato nove assist. In Serie A così è il calciatore che fornisce più assist ed è al terzo posto nella classifica cannonieri, alle spalle di Martinez e Vlahovic.

Un attaccante così farebbe davvero gola a chiunque se il prossimo 30 settembre non spegnesse ben 38 candeline. Olivier Giroud, però, è ancora integro, sta bene, sia fisicamente che mentalmente, e lo dimostra ad ogni partita, in cui lotta come un leone per il suo Milan.

La stagione ci sta dunque raccontando di un Giroud che è ben lontano dal dire addio al calcio, ma la sua permanenza al Milan non è ancora certa. Il calciatore è attratto dalle sirene americane, dove intraprenderebbe una nuova vita.

Una decisione sul suo futuro, con il Milan ben disposto a proseguire con il francese, verrà presa solo più avanti e a confermare che nulla è stato ancora scritto è Vincenzo Morabito, uno degli intermediari di Giroud.

L’agente ha parlato ai microfoni di Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”: “Le nozze si fanno in due – afferma Morabito -, credo sarà decisivo questo finale di stagione.

Al Milan sta bene, ma deve tenere conto anche della famiglia. Ha rinunciato ai soldi arabi perchè non guarda troppo al denaro e perchè con i riscontri ha un contatto importante, ma penso che si debba attendere. E intanto darà tutto per il Milan”.

Poi Morabito tesse le lodi di Giroud, esaltandone le caratteristiche: “E’ uno dei pochi attaccanti capaci di tenere alta la squadra, ha un gioco aereo importante, oltre all’inserimento.

L’annata successiva allo scudetto il Milan è arrivato in semifinale di Champions League, in campionato invece ha pesato l’arrivo di calciatori non proprio adatti perché ritengo che la rosa non fosse attrezzata per la doppia competizione. Giroud ritengo che sia stato decisivo nella vittoria dello scudetto”.