“Ex allenatore svela: Milan, offerta per sostituire Ancelotti.

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L’ex tecnico svela: Milan, trattativa interrotta nel passato. In questi giorni si parla molto della panchina del Milan, con la conferma di Stefano Pioli considerata molto a rischio nonostante un contratto fino a giugno 2025. Forse solo la vittoria dell’Europa League potrebbe salvarlo. Già circolano diversi nomi di allenatori che potrebbero sostituirlo.

Ci sono tanti tifosi che vorrebbero Antonio Conte, perché desiderano un tecnico con esperienza e che abbia già dimostrato di saper vincere. Anche se ha un passato con Juventus e Inter, oltre a un carattere non semplice, molti milanisti sarebbero pronti ad accoglierlo.

In società quello più convinto sembra essere Zlatan Ibrahimovic, che sa quanto sia importante portare mentalità vincente in un gruppo costituito soprattutto da giovani.

Nella lista del Milan ci sono anche altri nomi, tra i quali ovviamente non figura Alberto Malesani. Quest’ultimo ha annunciato il suo ritiro nel 2020 e in un’intervista concessa a Radio Serie A ha raccontato un interessante aneddoto sul suo mancato approdo in rossonero: “C’è stato un contatto con Galliani, ora possiamo dirlo dato che Carletto Ancelotti ha fatto una carriera strepitosa e lo adoro anche come persona…

Braida ha mandato un suo collaboratore a vedermi una settimana a Verona e poi mi è stato detto di rimanere tranquillo, perché c’era fiducia in me. Poi è venuto Braida stesso in ritiro a vedere come lo gestivo. Sapevo di avere anche la simpatia di Berlusconi“.

Era il 2002, Malesani guidava l’Hellas Verona e al Milan c’era Carlo Ancelotti. Cosa è successo poi con il tecnico veronese? Il suo racconto prosegue così: “Proprio contro il Milan abbiamo perso la partita che ci ha condannato alla retrocessione.

Vincevamo 1-0 nel primo tempo, poi nel secondo c’è stato il gol di Pirlo a sette minuti dalla fine. Ci sarebbe bastato un punto per salvarci e probabilmente sarei anche andato al Milan.

Non mi hanno preso perché non si fidavano di un allenatore retrocesso? Probabilmente sì, ma giustamente. Poi i rossoneri con quel punto sono andati in Champions e si sono incastrate delle cose… Un punto ha scombinato un po’ tutto, anche il mio sogno. Dopo quello potevo anche morire, sarebbe stato un punto di arrivo”.