È l’ora di Ibra, Cardinale rompe tutti gli indugi.

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Cardinale rientra a Milan insieme all’arrivo di Ibrahimovic. Quattro anni fa, il ritorno di Ibrahimovic in maglia Milan, a più di sette anni dal suo addio, fu fondamentale per risollevare il Diavolo e riportarlo nel gotha del calcio italiano.

Ora che lo svedese ha appeso le scarpette al chiodo, la nuova avventura nel club potrebbe essere cruciale per tirarlo fuori da un limbo da cui fa fatica ad uscire.

Il Milan delle prime giornate di campionato aveva illuso sulle proprie effettive potenzialità. Le ultime settimane hanno fatto tornare tutti sulla terra, con la doccia gelata dei fischi di tutto San Siro dopo la sconfitta di ieri sera contro l’Udinese.

Un ko che proprio non va giù per come è arrivato e che mette nel mirino più che mai Stefano Pioli, che fatica a ritrovare la sua squadra e ad attuare i correttivi necessari. La classifica piange, l’Inter allunga a +6 e occorre una scossa immediata. Che potrebbe essere rappresentata proprio da Ibrahimovic, del cui ingresso nel club si discute già da diverso tempo.

Vuole stringere i tempi Gerry Cardinale, che tornerà dagli States per assistere alla gara di Champions League contro il Psg e sperava di farlo in un altro clima.

Il match con i campioni di Francia è già da dentro o fuori per il percorso europeo e la contestazione, in caso di altro flop, potrebbe esplodere in maniera definitiva.

Secondo la ‘Gazzetta dello Sport’, il numero uno di RedBird vorrebbe a questo punto sfruttare il suo viaggio per provare a chiudere la vicenda, strappando il sì definitivo di Ibra.

La cui influenza nello spogliatoio sarebbe fondamentale per dare una nuova scossa. Un ruolo da studiare bene per non esautorare di fatto Pioli e delegittimarne l’importanza, ma ormai non è più tempo di aspettare.