Doppia opzione per sostituirlo, Pioli a rischio.

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In Casa Milan dopo questa serie di partite negative è inevitabile che ci siano delle riflessioni. Il Milan versione 2023 è una squadra irriconoscibile se paragonata a quella degli ultimi tre anni.

Nessuna vittoria nelle sette partite disputate dall’inizio del nuovo anno: due pareggi e cinque sconfitte, se si considera anche il ko in Coppa Italia contro il Torino ai tempi supplementare.

Quattro gol subiti all’Olimpico dalla Lazio e ben cinque a San Siro dal Sassuolo, che testimoniano come la formazione di Stefano Pioli abbia perso quell’equilibrio difensivo che la contraddistingueva.

Il tecnico è in difficoltà e lo dimostra anche il cambio di modulo nel derby, con un approccio difensivo e a tratti rinunciatario, che non ha portato a nulla di buono.

Inevitabile che a questo punto comincino anche i primi dubbi sulla sua gestione. Va detto che al momento la sua posizione alla guida dei rossoneri resta salda e la panchina non è in bilico, tuttavia qualcuno inizia a mettere in dubbio il suo futuro.


A fare i primi nomi per l’ipotetico post Pioli ci ha pensato Repubblica, che tira in ballo due tecnici italiani, dal costo però non molto agevole. Il primo non poteva essere Antonio Conte, attuale tecnico del Tottenham.

L’allenatore barese affronterà il Milan agli ottavi di Champions fra pochi giorni, ma il suo futuro alla guida degli Spurs non è affatto certo. Lui stesso, nel corso di una conferenza stampa di qualche settimana fa, aveva espresso la volontà di tornare a casa. Le esigenze familiari sono alla base del suo desiderio e le possibilità di un suo rientro in Italia sono cresciute.

Per lui potrebbe profilarsi la stessa sorte di Giovanni Trapattoni, che ha allenato Inter, Juventus e Milan. Conte al Milan non sarebbe una brutta idea e sicuramente parliamo di un allenatore che potrebbe risollevare le sorti del Diavolo con il suo carattere e le sue capacità.

Inutile dire però che il problema principale riguarda l’ingaggio, dal momento che egli guadagna ben 17 milioni di euro a stagione al Tottenham.


L’alternativa, ipotizzata sempre da Repubblica, sarebbe quella di Roberto De Zerbi, che sta facendo davvero bene sulla panchina del Brighton, tenendo il club nelle posizioni alte in Premier League.

L’ex tecnico di Benevento, Sassuolo e Shaktar Donetsk non ha comunque cifre basse, perché al momento ha un contratto da 5 milioni netti per 4 stagioni.