Allegri evita, Inzaghi scopre: la distinzione tra Juve e Inter è minima.

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Inzaghi resta cauto, non si fida di Allegri che nasconde le ambizioni della Juventus da troppo tempo. Simone Inzaghi resta guardingo, il tecnico nerazzurro si fida poco, anzi, non si fida affatto di Massimiliano Allegri che da ormai troppo tempo gioca a nascondere le ambizioni della sua Juventus.

Un espediente che serve a togliere pressione sia a se stesso che ai suoi uomini ma che non può ingannare chi il calcio lo mastica da tempo, conoscendo quali sono gli obblighi che implicitamente accetti quando decidi di allenare un club come a Juventus, da sempre interessato a un solo risultato: la vittoria.

E questo è il principio che ha voluto esaltare Inzaghi rispondendo a precisa domanda di un giornalista in conferenza stampa: “Se Allegri gioca a nascondino? Io non faccio griglie e non nascondo le ambizioni dell’Inter”.

Con una sola frase, Inzaghi ha marcato la netta differenza che c’è tra lui e Allegri, con i diversi modi di comunicare e prendersi responsabilità cui è inopportuno sfuggire: “La Juve vuole sempre vincere come l’Inter, ha grandi ambizioni e hanno più tempo per preparare le gare”. Per Inzaghi la differenza non esiste: Inter e Juve lottano per lo stesso obiettivo, ma un allenatore lo ammette e l’altro no.