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Il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta è intervenuto ai microfoni di Rai Radio Anch’io, affrontando temi cruciali per il futuro del calcio italiano.
Durante l’intervista, Marotta ha discusso le sfide che il club nerazzurro e il calcio in generale devono affrontare a causa dell’intensificarsi del calendario delle competizioni.
“Il Mondiale per Club rappresenta un ulteriore sovraffollamento del calendario, un problema già evidente da diverse stagioni,” ha dichiarato Marotta.
“L’anno prossimo ci saranno anche più gare di coppa internazionale con la nuova Champions. Per vincere la coppa, c’è la possibilità di giocare 13 o 15 partite. Il mondiale a 32 squadre rappresenta un ulteriore motivo di valutazione.
Il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, esprime preoccupazione per il sovraffollamento del calendario.
Il calendario si comprime sempre di più. Andrebbe rivisto alla luce di tutte le competizioni. A mio giudizio, la Serie A andrebbe ridotta a 18 squadre.”Marotta ha sottolineato come il fitto calendario rappresenti un onere significativo per i giocatori, aumentando il rischio di infortuni e potenzialmente compromettendo la qualità dello spettacolo offerto ai tifosi.
“Troppe partite e troppi impegni? Da una parte rappresenta una vetrina e un orgoglio per un club come il nostro, dall’altra si deve anche tutelare il lavoro dei nostri ragazzi. I carichi di lavoro attuali non sono più sostenibili e il rischio di infortuni è altissimo,” ha affermato il dirigente nerazzurro.
Marotta ha citato l’esempio di Nicolò Barella che, durante la stagione 2022-23, ha giocato ben 52 partite tra agosto 2022 e giugno 2023. “Il rischio infortuni è veramente notevole. Questo rischia di pregiudicare anche lo spettacolo.
Oltre al fatto che così il calcio potrebbe perdere di spettacolarità,” ha concluso Marotta, ribadendo la necessità di riformare il calendario delle competizioni per garantire un equilibrio tra competitività e sostenibilità.
