Una data da ricordare

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Cosa è successo cinque anni fa?

E’ capitato spesso, ai tifosi rossoneri e non solo, di confrontare le formazioni del presente e del passato della propria squadra del cuore. In tanti, tra i milanisti lo avranno sicuramente fatto a ridosso del match della prima giornata di Serie A contro l’Udinese, vinto sabato scorso 4-2 a San Siro.

Udinese che è stata il primo avversario del Milan anche all’esordio del campionato 2019-2020, quello iniziato con Giampaolo in panchina e terminato, dopo il lockdown, in grande crescita con Pioli che ha posto le basi per il trionfo Scudetto dello scorso anno.

Inevitabile raffrontare le due formazioni dei due Milan e intuire, anche con una lettura superficiale, che tanto è cambiato in questi tre anni, fortunatamente in meglio.Il Milan odierno è una realtà solida in Serie A e punta a tornare protagonista anche nell’Europa che conta ovvero in Champions League.

Europa calcistica che il Milan ha ritrovato, dopo annate da dimenticare, nell’estate del 2017, quella della grande illusione per i tifosi rossoneri.

Milan-Shkendija, un 17 agosto da “ricordare”

Per la prima volta dopo trent’anni, in quell’estate, non c’era più Adriano Galliani a fare il mercato. Berlusconi aveva venduto il Milan a Yonghong Li con Fassone e Mirabelli alla guida del club per la parte sportiva.

Quello del 2017 è stato il mercato delle “cose formali” e degli annunci in serie con gli arrivi di Bonucci, Kessie, Calhanoglu, Biglia, André Silva, Rodriguez, Musacchio, Conti, Kalinic e Borini.

Una serie di acquisti che, indubbiamente, hanno portato entusiasmo in una tifoseria depressa e delusa dai campionati precedenti. La conferma del ritrovato feeling con il pubblico arriva nel match di ritorno del primo preliminare di qualificazione con il Craiova con ben 65mila spettatori ad assistere al 2-0 firmato Bonaventura e Cutrone.

Il sorteggio per il playoff decisivo è favorevole per il Milan che pesca i deboli macedoni dello Shkendija. L’andata si disputa il 17 agosto in casa e ancora una volta, nonostante il periodo di ferie, 60mila spettatori riempiono le tribune di San Siro. Il match si conclude con un netto 6-0 con doppiette di Andre Silva e Montolivo e i gol di Antonelli.

Una serata di festa che è valsa, di fatto, il ritorno in Europa dopo quattro anni di assenza ma che altro non è stata che un’illusione. Il Milan sembrava davvero essere tornato competitivo ma di lì a poco il ritorno alla realtà sarebbe stato alquanto brusco.

Dal 4-1 incassato dalla Lazio alla terza giornata di campionato dopo i due successi di fila con Crotone e Cagliari, è iniziata la crisi perdurante di una squadra già fuori da tutto a inizio dicembre quando Gattuso subentra a Montella esonerato.

Ringhio prova a raddrizzare una stagione disgraziata e, in parte, ci riesce. In quella stagione il Milan perse la finale di Coppa Italia e chiude al sesto posto.