Zhang spiazza tutti con la sua mossa per lo stadio.

0
2553

A stupire ora sono i neroazzurri con il loro piano B.Nelle ultime ore si parla di una tensione crescente tra Milan ed Inter. Ma stavolta non si tratta di motivi di campo o di sfide sul calciomercato. Bensì per questioni politiche e strutturali.

Il tema che fa litigare a distanza i due club concittadini è il nuovo stadio, ovvero l’impianto che originariamente Milan ed Inter avrebbero dovuto costruire assieme, al posto dell’attuale Giuseppe Meazza, dividendosi spese ed oneri.

La situazione è cambiata repentinamente, soprattutto da quando il Milan si è affidato a Gerry Cardinale ed al gruppo RedBird per la gestione societaria. Una svolta anche riguardo al progetto stadio, visto che l’imprenditore statunitense ha sparigliato le carte in tavola.


Come riporta la Gazzetta dello Sport, Steven Zhang è piuttosto adirato. Il patron dell’Inter da una parte aveva ottenuto rassicurazioni sull’idea condivisa del nuovo San Siro, in particolare da Gordon Singer, ex proprietario Milan ma ancora facente parte del CdA rossonero.

Il problema è che a decidere il tutto è ora Cardinale, il quale ha snobbato i pre-accordi con l’Inter e avviato discorsi per costruire uno stadio di proprietà del Milan, in un’area ben diversa da quella originale. L’Inter si è ritrovata spiazzata dalla decisione ed ora è costretta a correre ai ripari.
La novità è che Zhang non resterà con le mani in mano. Il patron cinese ha a sua volta virato su un piano B per lo stadio: l’Inter avrebbe già individuato un’area, all’interno del Comune di Milano (ancora top secret) dove erigere il proprio impianto.

Una scelta che potrebbe far felici molti tifosi nerazzurri, contenti di non dover condividere lo stadio con i rivali milanisti come fatto negli ultimi 75 anni.

C’è dell’altro: si tratta di un terreno privato e la società nerazzurra ha in essere un accordo blindato con l’imprenditore proprietario della zona. Una mossa inaspettata che di fatto rischia di lasciare lo storico San Siro senza beneficiari.


Un altro momento clou dell’intricata vicenda del nuovo stadio di Milan ed Inter sarà a marzo. Nei prossimi giorni il Comune di Milano presenterà il nuovo piano urbanistico cittadino. E si saprà se il sindaco Sala e compagnia inseriranno in tale progetto anche l’ipotesi del nuovo stadio a San Siro, sulle ceneri del Meazza.

Senza un aiuto da parte del Comune, l’ipotesi dell’impianto condiviso cadrà totalmente. Il Milan si concentrerà sulle alternative (Sesto San Giovanni, S. Donato Milanese o La Maura), mentre l’Inter avanzerà sul piano B appena citato. Con un cruccio imponente: entrambi i club dovranno spendere individualmente una fortuna per lo stadio, nonostante i loro rispettivi guai economici.