Sacchi telefonata con Maldini:  “Gli ho fatto i complimenti, mi ha rivelato che…”

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La recente sconfitta dell’Inter ha permesso al Milan di tornare a sognare con forza. Sono rimasti due i punti di vantaggio sulla squadra di Inzaghi. Il destino è tutto nelle mani dei rossoneri che dovranno cercare di sbagliare il meno possibile in questo finale di campionato.

Molto interessante è l’analisi di Arrigo Sacchi sul dualismo tra Inter e Milan. Secondo l’ex tecnico, c’è una netta differenza tra le due squadre, che non si basa tanto sulla forza tecnica quanto su quella del gioco e del gruppo:

“Pioli, negli ultimi anni, ha aggiunto idee che vanno oltre il classico tatticismo italiano. In Europa e nel mondo si vince con la strategia, non con la tattica. E non soltanto nel calcio, ma nella vita. Il Milan ci sta provando, anche se non sempre mantiene le giuste distanze.

Non è la squadra più forte, ma quella che più s’avvicina a un calcio di strategia. Questa è la differenza principale con l’Inter”.


La telefonata con Maldini


Sacchi ha svelato poi un particolare retroscena riguardante una chiacchierata al telefono con Paolo Maldini, Direttore Tecnico e bandiera del Milan. “Ho parlato recentemente con Paolo Maldini e gli ho fatto i complimenti. Gli ho detto: “Sei stato un fuoriclasse da giocatore, stai dimostrando di esserlo anche da dirigente. Ma li hai tirati fuori tutti quei giocatori che nessuno conosceva?”».

Molto interessante la risposta di Maldini, raccontata dallo stesso Sacchi: “Paolo mi ha detto che quando ci sono meno soldi bisogna fare andare il cervello e farsi venire delle idee. Be’, devo dire che al Milan sono stati bravi: hanno tenuto a bada il bilancio e hanno costruito una squadra competitiva”.

Infine, il mitico Sacchi ha elogiato ancora una volta il lavoro di Stefano Pioli, sottolineando i meriti legati all’innovazione delle sue idee:

“Pioli sta compiendo un autentico capolavoro. In Italia è sufficiente fare le cose semplici per essere considerati dei rivoluzionari, perché il nostro è un Paese vecchio. Per fortuna ci sono delle eccezioni, e il Milan è una di queste. Io sono per un football offensivo, coraggioso, creativo, bello. E per fare questo è necessario prendersi dei rischi. Il Milan lo fa”.