Roma-Milan, Ibrahimovic raggiunge i 150 gol in Serie A

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La gara di ieri sera tra Roma e Milan si può riassumere nell’immagine di Ibrahimovic che sfida con lo sguardo la curva dei tifosi romanisti in seguito al gol su punizione che ha permesso di sbloccare la sfida a favore dei rossoneri.

Ibra era stato fischiato fin dall’inizio della partita, il che si è rivelato alla fine probabilmente un errore: lo svedese, che da queste situazioni riesce sempre a trovare la carica e le motivazioni giuste!

Ha risposto sul campo con una prestazione, l’ennesima, da vero leader, mandando in tilt la difesa della Roma e aprendo spazi con i suoi movimenti per gli inserimenti dei compagni.

Ogni volta che il pallone è arrivato dalle parti di Zlatan sono nati pericoli per la retroguardia romanista: non solo il gol su punizione, con un tiro potente che ha beffato Rui Patricio.

Ma anche un rigore guadagnato e lasciato tirare a Kessié per il 2-0 e un gol annullato, con un altro movimento alle spalle dei difensori giallorossi e risultato irregolare per pochi centimetri.

Per Ibrahimovic, già 3 gol in questa Serie A in 5 presenze, quello di ieri alla Roma è stato il gol numero 400 in carriera in tutti i campionati – reti divise tra Svezia, Olanda, Italia, Spagna, Francia, Inghilterra, e Stati Uniti – e il numero 150 in Serie A.

Dopo un inizio di stagione fermo ai box, i compagni di squadra e Stefano Pioli sanno dunque di poter fare di nuovo affidamento su Ibra.

La condizione fisica dello svedese, dopo alcuni problemi mostrati contro il Bologna – gara in cui l’attaccante ha comunque lasciato il segno con un gol e un assist.

Sembra migliorare sempre di più, e in vista di altri impegni fondamentali, come il derby di domenica prossima contro l’Inter, questa è, per Pioli, una grandissima notizia. Ibrahimovic, a 40 anni, continua dunque ad essere decisivo.

“Lo scudetto? Ci proviamo, noi ci crediamo. Finora abbiamo fatto bene ma il campionato è ancora lungo, serve continuità. È ancora presto, andiamo avanti una partita alla volta”, queste le parole del fuoriclasse svedese nel post partita di ieri sera.