Galliani svela un grande retroscena su Maurizio Sarri nel Milan. Nella giornata di Monza-Napoli, emerge un curioso retroscena sul mancato approdo di Maurizio Sarri sulla panchina del Milan nell’estate del 2015, dopo aver fatto molto benne alla guida dell’Empoli.

È stato Adriano Galliani, oggi amministratore delegato del Monza, a spiegare il motivo per cui Maurizio Sarri otto anni fa vide sfumare la possibilità di allenare al Milan, andando invece al Napoli dove ha lasciato il segno.

In una intervista al Corriere della Sera, l’ex dirigente rossonero ha raccontato del suo rapporto con Silvio Berlusconi: “Mi chiese subito come la pensavo e io gli dissi la verità: ‘Mio padre diceva che i comunisti mangiano i bambini, e io mi sono fermato lì’”.

Galliani pensò di aver fatto una gaffe, ma Berlusconi si alzò, gli si avvicino e lo abbracciò, dicendo: “Anche mio padre diceva così”. È nato così un rapporto decennale, che ha portato Galliani ad essere prima l’ad del Milan, poi del Monza.

Sempre al fianco di Silvio Berlusconi: “È la persona più buona che ho conosciuto in vita mia” ha affermato il dirigente brianzolo.

Il mancato approdo di Sarri al Milan fu legato proprio a Silvio Berlusconi: “Ho cambiato idea quando lessi le sue dichiarazioni, disse che Renzi era peggio di Berlusconi. E così prendemmo Mihajlovic”.

Curioso anche il retroscena su Arrigo Sacchi il quale, come racconta Galliani, “urlava nel sonno, stringeva i pugni, lanciava grida disumane. In campo allenava con il megafono. Alla fine gli olandesi non lo sopportavano più”.