Pioli pensa al derby, troppa fatica

0
312

Pareggiato in due gare su due in trasferta . Sarebbe  la prova che questo è un altro campionato per il Milan ?

 

 

 

 

Una brutta partita e un brutto Milan, incapace di andare oltre lo 0-0 sul campo del Sassuolo, dove il 22 maggio scorso aveva vinto lo scudetto. E’ la prova che questo è un altro campionato, perché non può essere un caso che i rossoneri abbiano già pareggiato due gare su due in trasferta, con l’aggravante che il Sassuolo non è l’Atalanta, contro la quale almeno c’era stata una convincente reazione nella ripresa.

 

Ma è anche la prova che il derby di sabato ha condizionato negativamente le scelte di Pioli, che prima ha stravolto inizialmente la squadra con un esagerato turnover e poi ha cercato tardivamente di scuoterla, con un’inedita versione senza centravanti.

 

 

Tutto inutile, perché il Milan ha attaccato tanto ma tirato poco senza la necessaria precisione, come dimostra il fatto che Consigli non ha dovuto fare gli straordinari per mantenere inviolata la propria porta.

 

 

Maignan, invece, è stato il migliore del Milan, perché è vero che Berardi nel primo tempo ha calciato male il rigore del possibile 1-0, ma lui è stato bravo a respingerlo. Sicuramente più bravo di Leao che era partito bene ma poi ha pasticciato troppo, sbagliando anche l’unica palla offertagli nel finale da De Ketelaere.

 

 

 

FIAMMATA LEAO

 

 

La quarta partita in diciassette giorni, ad appena quattro dal derby, aveva convinto Pioli a operare un massiccio turnover. Rispetto al convincente 2-0 di sabato scorso contro il Bologna all’inizio ci sono ben cinque cambi: Florenzi per Calabria, Kjaer per Kalulu al rientro nove mesi dopo il grave infortunio, Saelemaekers per Messias, Pobega per Tonali e Diaz per De Ketelaere.

 

 

 

In compenso è confermatissimo Leao, che parte nel modo migliore sgommando sulla fascia sinistra da dove smarca Pobega la cui conclusione viene respinta da Consigli, involontariamente proprio sui piedi del portoghese che però calcia alto. In pratica rimane questa l’unica conclusione nello specchio della porta dei rossoneri nel primo tempo, perché Leao e Diaz poco dopo non riescono più a spaventare il portiere del Sassuolo.

 

 

MAIGNAN DECISIVO

 

 

Il Milan controlla la partita, continuando ad attaccare ma lo fa senza velocità e fantasia, puntando soltanto sugli strappi di Leao e le incursioni centrali di Pobega. Troppo poco, però, per smarcare Giroud che non riceve palloni giocabili né a destra, dove non si vede Florenzi, né da sinistra perché Hernandez è troppo impegnato nel suo duello personale con Berardi, che gli costa anche un cartellino giallo.

 

 

 

Il Sassuolo ha il merito di non limitarsi a contenere e appena riparte si guadagna un sacrosanto rigore per una doppia entrata di Saelemaekers e Florenzi su Kyriakopoulos, non a caso il migliore dei padroni di casa. Sul dischetto va Berardi che però calcia troppo centralmente, consentendo a Maignan di respingere con uno spettacolare intervento.

 

 

 

TROPPA FATICA

 

Scampato il pericolo, il Milan prova a tornare padrone della partita ma senza riuscire a rendersi pericoloso. Troppi errori nei passaggi in mezzo al campo e troppe omissioni, che fanno pensare all’importanza dei grandi assenti, da Tonali e De Ketelaere.

 

 

Il Sassuolo, al contrario, non rimpiange nessuno perché i migliori sono tutti in campo, ma Lopez fatica a organizzare la ripartenza, Frattesi riduce al minimo le sue accelerazioni e così anche Pinamonti, come Giroud, rimane senza rifornimenti. Logico, quindi, lo 0-0 all’intervallo.

 

 

CAMBI INUTILI

Mai in partita, Berardi esce definitivamente dal campo all’inizio della ripresa, vittima di un preoccupante infortunio, sostituito da Defrel. Frutto di una precisa scelta tecnica, invece, per migliorare il livello del gioco, è il triplo cambio di Pioli, che poco dopo rilancia Tonali, Messias e soprattutto De Ketelaere, al posto dei rispettivi supplenti, Pobega, Saelemaekers e Diaz.

 

 

Dionisi aspetta qualche minuto in più per rinforzare il centrocampo inserendo Harroui ed Henrique al posto di Thortsvedt e Frattesi. Visto che non succede niente da una parte e dall’altra, per cercare di aggirare la difesa avversaria togliendole l’unico punto di riferimento, Pioli nell’ultimo quarto d’ora richiama Giroud.

 

 

Senza altri attaccanti in panchina, dopo l’infortunio che alla vigilia ha bloccato Origi, il tecnico rossonero inserisce Adli, che parte a destra ma poi si sposta su tutto il fronte dell’attacco, alternandosi al centro con De Ketelaere.

 

 

FINALE IN DIECI

 

Pioli ha ancora un cambio a disposizione e se lo gioca quando mancano più di 10’ al 90’, inserendo Kalulu al posto del recuperato Kjaer, una delle poche note liete della giornata. Peccato, però, che l’infortunio di Florenzi, a ridosso del 90’, lasci il Milan in dieci per i 7’ di recupero.

 

Eppure, proprio in inferiorità numerica, il gioiello belga riesce a smarcare Leao che avanza al centro ma non angola abbastanza il tiro, consentendo a Consigli di blindare lo 0-0. A quanto pare il Milan aveva fatto troppo poco per vincere.