Mister Pioli, conferenza stampa Inter-Milan derby

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Ritorna la Coppa Italia e tornano di conseguenza l’effetto derby: Domani sera a San Siro Inter e Milan si sfideranno per il ritorno delle semifinali della seconda competizione nazionale.


Oggi Stefano Pioli parlerà come di consueto in conferenza stampa. Appuntamento mattutino, alle ore 9:30, presso la sala stampa di Milanello, dove il mister risponderà sia alle domande dei cronisti sia ad alcune curiosità dei tifosi dal mondo del web. Seguite la conferenza con noi!

Intervista di mister Pioli sul derby


Si parte dal pranzo di ieri con la squadra: “Noi puntiamo tutto sulla squadra, più su coeso e più sei unito e disposto a sacrificarti. Il pranzo di ieri è stato bello, siamo stati bene approfittando della bella giornata stando vicini alle famiglie ed al club”.

Il momento della squadra: “Calabria e Romagnoli vedremo oggi, spero di recuperarli e stanno un pochettino meglio. Gabbia è uscito affaticato, ma penso possa recuperare bene domani”.

Sul clima all’interno dell’ambiente Milan: “Sarà sempre così da qui alla fine della stagione. Dobbiamo provare a vincerle tutte, anche domani sera. Appuntamenti importanti, vedo una squadra concentrata e motivata”.

Domani influirà sulla corsa Scudetto? “Per me no, sappiamo qual è il percorso in campionato mentre in coppa vogliamo arrivare fino in fondo e vogliamo la finale. In campionato bisogna provare a vincerle tutte, a prescindere da domani sera”.

Sulle voci riguardo il cambio di proprietà: “Non ne abbiamo parlato assolutamente, niente e nessuno ci potrà togliere concentrazione sul nostro finale di campionato. Il club ci è vicinissimo, ci ha sostenuto sempre. Il presente è solido e il futuro potrà essere migliore”.

Sui precedenti positivi contro l’Inter in stagione: “Tutte le esperienze positive o negative ci hanno fatto crescere. Con l’Inter sono state gare buone ma molto delicate. Li conosciamo bene, domani saranno i particolari a fare la differenza, dovremo giocare con attenzione per 90 minuti o più”.


Sarà un derby a ritmi alti o bassi? “Dovremo essere bravi a leggere la partita, momenti in cui si accelererà altri in cui rallenteremo. Senza palla abbiamo i nostri atteggiamenti, ma sappiamo che l’Inter in campo aperto è pericolosa. Dipenderà dalla lettura di questi momenti”.

La semifinale due mesi dopo l’andata: “La fiamma è accesa ma sotto controllo, i giocatori sono sempre attenti e concentrati e vogliamo confermarci. Il calendario è particolare, la partita d’andata è stata tra le migliori contro l’Inter. Ma domani sarà tutt’altra gara, servirà lucidità”.

Su Rebic: “La mentalità giusta della squadra è che ogni giocatore si potrà sentire decisivo, ogni pallone può essere decisivo. Rebic ha quelle qualità, sta bene e potrà essere determinante nel finale di stagione”.

Inter come punto di riferimento? “Il punto di riferimento siamo noi stessi, dobbiamo fare il massimo per superare la stagione scorsa. Arrivare in finale è un obiettivo superiore rispetto all’anno scorso. Se l’Inter è l’avversario fa sì che gli stimoli siano ancora superiori”.

Sulla solidità difensiva del Milan: “Non prendere gol è una situazione importante. Mi sorprende un po’, perché per il modo di giocare ci prendiamo qualche rischio, difendendo a campo aperto e accettando duelli. Ma la difesa è cresciuta molto, per l’atteggiamento di tutta la squadra. Dobbiamo continuare così, anche domani sera con applicazione, attenzione e compattezza”.

La regola del gol in trasferta condizionerà il match? “Il nostro atteggiamento contro l’Inter è sempre stato molto simile, ciò non toglie che è difficile non lasciare situazioni pericolose, ci costringerà a correre tanto. La strategia c’è e cercheremo di portarla dentro al campo con attenzione e qualità”.

Kessie o Krunic come trequartisti: “Krunic ha fatto un’ottima gara all’andata. Coprire la posizione di Brozovic è importante, giocherà uno dei due piuttosto che Diaz domani”.

Il duello Theo Hernandez-Dumfries: “Un po’ per l’avversario un po’ per la strategia contro le difese chiuse abbiamo adottato nuovi movimenti, Theo sa giocare sia dentro che fuori il campo. Sta facendo un gran lavoro in fase difensiva, deve però perdere meno palloni quando li porta dentro. Sulla sinistra abbiamo grandi possibilità per difendere e pungere”.

Cosa direbbe al Pioli di 2 anni fa? “Direi quello che sto dicendo ai miei giocatori, cioè che quello che abbiamo fatto finora non conta niente, ma conta solo quello che faremo da oggi alla fine del campionato”.

Sulla qualità offensiva: “I tempi delle giocate sono importanti, come si è visto nel primo gol al Genoa. Se siamo lenti e macchinosi diamo tempo agli avversari di piazzarsi e non troviamo profondità. Non è tanto il numero di giocatori in area, ma la velocità della palla trasmessa che fa la differenza. Più sei veloce e più sei imprevedibile”.

L’importanza di Krunic: “Una grande fortuna avere un giocatore così duttile. Ma ho molti calciatori intelligenti, sanno benissimo in allenamento cosa fare e come cambiare ruolo. Rade ci darà una mano anche domani sera”.

Saelemaekers terzino? “Ha lavorato in passato in quella posizione, con noi mai. Ad inizio non credo, in corsa potrebbe essere una soluzione”.

Serve più imprevedibilità o solidità? “Entrambe le cose. Se si è solidi è un grande risultato, ma bisogna puntare ad essere pericolosi”.