Leao è in campo nella prossima partita: il rinnovo non dovrebbe inficiare.

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Domani sera a Castellani contro l’Empoli scenderà in campo Rafael Leao dopo aver saltato la partita contro il Napoli, e questo è il punto forte di domani.Un recupero importante per Stefano Pioli che intanto dovrà fare i conti con assenze pesantissime come quelle di Maignan e Theo. Intanto si continua anche a ragionare sul rinnovo di contratto.

Leader

Leao è ormai diventato una pedina fondamentale all’interno dello scacchiere di mister Pioli. Neglu ultimi mesi il portoghese ha elevato sempre di più il suo status di leader tecnico del Milan e domani a Empoli dovrà farlo vedere più che mai, con Mike Maignan e Theo Hernandez costretti ai box da due infortuni.

Il portoghese è atteso anche a Stamford Bridge il prossimo mercoledì, quando il Milan visiterà il Chelsea in una fondamentale sfida di Champions League. Proprio i blues, sul gong del mercato, avevano mostrato un interesse per il giocatore rossonero non arrivando a formulare neanche un’offerta ufficiale perché fermati dal secco no di Paolo Maldini. Un rifiuto che testimonia la volontà del club di trattenere Leao.

Le complessità del rinnovo

Già, trattenere Leao. Il tema del prolungamento di contratto di Rafael Leao sta diventando centrale nell’ambiente rossonero ed è destinato a diventarlo ancora di più con il trascorrere delle settimane e dei mesi, se non si dovesse trovare una soluzione al più presto. Prima della sfida contro la Dinamo Zagabria, Paolo Maldini aveva sottolineato come la rinnovata stabilità economica del Milan, migliore a quella di un anno fa, possa consentire un modo di agire differente al club in fase di trattativa per il rinnovo.

Questo sostanzialmente significa che il club farà tutto quello che è in suo potere per provare a trattenere il 17 senza però andare a rompere un equilibrio sui salari che è stato largamente rispettato anche con altri top player come Theo e Tonali. Leao dovrebbe ricordare che c’è anche una marcia dello Sporting Lisbona, ma in questo caso il Milan non risente di nulla