Il passaggio a RedBird Capital Partners da Milano dovrebbe avvenire il 1 giugno. L’accordo prevede che Elliott Advisors UK Limited rimanga un azionista di minoranza.

Ma in queste settimane l’operazione è messa a rischio dalle azioni legali intraprese da Blue Skye, società che in Lussemburgo detiene il 4,27% della Project RedBlack, che a sua volta possiede il 100% della Rossoneri Sport Investment, ovvero la società che ha in mano il 99,93% delle azioni del Milan.

Intanto i suoi colleghi di Calcio e Finanza hanno avuto accesso a documenti in cui Blue Skye accusa Elliott di aver compiuto una vendita che è solo una “finzione per cercare di ingannare la UEFA, visto che sarebbe riprodotto uno schema simile a quello utilizzato per il Lille, con Elliott che manterrà il controllo effettivo del Milan anche se formalmente non ne è il titolare”.

Il documento sottolinea che, nonostante il passaggio a RedBird, il fondo guidato da Paul Singer rimarrebbe azionista di minoranza, creditore della nuova proprietà, e con più seggi nel Consiglio di Amministrazione del Club (presidente, direttore generale e due o altri tre su un totale di nove disponibili). Per eludere l’Uefa è stata effettuata una manovra che ha preso di mira i rapporti tra Elliott, Lille e Milan.

Ma l’attuale proprietà rossonera non c’è. Blue Skye sono azioni “frivole e vessatorie” e che la società di Cerchione e D’Avanzo sta cercando di mettere in atto “un tentativo di estorcere un valore a cui Blue Skye non ha diritto, mentre la suddetta società riceverà tutte le somme che le spetta. a “.

Potendo avere il comando in tutti gli uffici legali, stanno perdendo la pace tra loro.