Dopo il mancato scambio Kessie resta sempre nel mirino, piano già scritto con doppia telefonata. A volte ritornano, magari dalla parte sbagliata di una città. Da rossonero a nerazzurro il salto non è poi così grande, come ha dimostrato Calhanoglu.
A seguirlo potrebbe essere, in estate, Franck Kessie, suo ex compagno di squadra proprio al Milan e ancora nel mirino dell’Inter dopo il tentativo di trattativa invernale.
Lo scambio con Brozovic ha tenuto banco negli ultimi giorni di gennaio, un affare che economicamente avrebbe accontentato sia Inter che Barcellona, ma che non è andato in porto.
Kessie però non è sparito dai radar dei dirigenti nerazzurri: Marotta e Ausilio continuano a pensare a lui, lo hanno individuato come elemento giusto per far fare un ulteriore step al centrocampo di Inzaghi.
Così, come riportato dalla ‘Gazzetta dello Sport’, in questa settimana sono stati riallacciati contatti, andati in pausa dopo lo stop alla trattativa invernale. Una doppia telefonata per far capire che l’interesse c’è ancora e che le due parti hanno la volontà per venirsi incontro, per rendere l’affare questa volta possibile.
Kessie in nerazzurro può arrivare anche senza l’inserimento di Brozovic, per una trattativa in questo caso slegata dal centrocampista croato che, ad ogni modo, potrebbe lasciare ugualmente l’Inter in caso di offerta allettante.
Del resto, Kessie a Barcellona non ha trovato ciò che si aspettava. Il suo minutaggio è inferiore alle attese, l’ivoriano non è centrale nel progetto di Xavi, nonostante nelle ultime uscite sia riuscito a ritagliarsi più spazio e a prendersi i complimenti del tecnico.
“E’ un giocatore che può essere importante nelle prossime partite” le parole dell’allenatore che non bastano però a togliere dalla testa di Kessie la voglia di ritornare in Serie A.
E’ il nostro il campionato dove pensa possano essere esaltate maggiormente le sue qualità ed è qui che vuole tornare. Con la maglia dell’Inter magari, ‘dimenticando’ il suo passato al Milan.
Perché tutto ciò avvenga però serve trovare anche la quadra economica. L’ingaggio da 7 milioni deve essere rivisto, così come da Barcellona dovrebbe arrivare l’apertura al prestito con riscatto da perfezionare nella stagione successiva per una cifra comunque non superiore ai 30 milioni di euro. A queste condizioni, l’affare potrebbe anche decollare.