Si tratta di Champions League, purtroppo si parla di esonero in ogni sconfitta ma forse questa volta per il mister sarà diverso. Cosa succederà? Lo scenario più probabile in caso di mancata qualificazione alla Champions del prossimo anno.
La determinazione, la lucidità sono da sempre gli ingredienti alla base del calcio. Se non segni ci pensano gli altri. Fine dei giochi, tutto molto semplice. “Loro stanno chiusi ma alla prima opportunità, salgono subito e la buttano dentro a noi”.
Ecco, appunto. La dura legge del gol ieri a San Siro ha rischiato di far sprofondare il Milan nell’abisso del settimo posto, alle spalle anche della Roma. Invece è ancora lì, povero Diavolo, aggrappato all’ultimo treno e disperato, sulla stessa carrozza gli uomini di José Mourinho.
Esonero Pioli? Milan, mezzo pasticcio. È allarme, ecco cosa trapela. Contro la piccola Cremonese ha pesato soprattutto il corposo turnover.
Il piano di Ballardini si imbrigliare Pioli ha funzionato, anche se a dire il vero Origi e compagni non hanno fatto molto per uscire dalla trappola dei grigiorossi. Un buon approccio, qualche tentativo nel primo tempo e poi il crollo preoccupante nella ripresa.
Resta l’amarezza per il gol a porta vuota mangiato da De Ketelaere ma anche la reazione dopo il gol subito in contropiede di Okereke, bravo a uccellare sia Kalulu sia Thiaw.
A tenere aggrappato il Diavolo questa volta ci ha pensato Junior Messias, a Roma nel weekend era stato il turno del collega di reparto Saelemaekers. Jolly preziosi.
Il bicchiere non è mezzo vuoto, è completamente asciutto. Troppo importante la giornata per uscire con due punti in meno. In campionato è la quarta volta che succede in poco più di un mese.
Sui social nel post partita i milanisti hanno invocato a gran voce l’esonero immediato di Stefano Pioli: “Commettere errori è umano, ma perseverare è diabolico” il comune pensiero.
Nulla ha insegnato Bologna e i due punti persi prima del ritorno di Champions contro il Napoli. Dal Meazza però trapela tutt’altro: la fiducia del Club al tecnico è incondizionata.
Anche in caso di doppio ko nei prossimi cinque giorni, il Milan continuerà ad affidare la prima squadra all’artefice dell’ultimo scudetto. Stefano Pioli non rischia nulla. A Milanello ci sarà ancora lui il prossimo anno, anche se il Milan sarà fuori dalle coppe.