La trasferta di Bratislava si conclude con una vittoria per il Milan, ma il successo non basta a placare i dubbi sul rendimento delle riserve.
Paulo Fonseca ha concesso spazio a diversi giocatori meno impiegati, ma il responso del campo è stato tutt’altro che positivo.
Tra i protagonisti in negativo c’è Noah Okafor, autore di una prova anonima. Lo svizzero, schierato al posto di Rafa Leão.
Non è mai riuscito a rendersi pericoloso contro un avversario modesto come lo Slovan Bratislava. Nessun tiro in porta, nessun passaggio chiave e un atteggiamento poco incisivo che hanno costretto Fonseca a sostituirlo già all’intervallo.
Non è la prima volta che Okafor delude: anche contro il Cagliari aveva commesso errori decisivi, mostrando scarsa attenzione in fase difensiva.
Ma non è stato l’unico a sprecare l’occasione. Samu Chukwueze ha mostrato intraprendenza, ma è apparso troppo confusionario per fare la differenza.
Prestazioni deludenti e scelte discutibili mettono in evidenza i limiti del Milan: servono risposte rapide per evitare altri passi falsi.
Anche Davide Calabria, con un errore grave sul primo gol subito, ha confermato un periodo poco brillante.
Al centro della difesa, Pavlovic ha alternato buoni interventi a indecisioni che non lo rendono una scelta sicura rispetto ai titolari Tomori e Thiaw.
Fonseca deve fare i conti con una rosa che, al di fuori degli undici titolari, fatica a mantenere alto il livello. Il tecnico portoghese si trova ancora alla ricerca di soluzioni in mediana, dove Reijnders e Fofana sono indispensabili, ma senza vere alternative naturali.
Nonostante i tre punti, il Milan non può ignorare i segnali di questa partita. Con il calendario fitto di impegni, sarà fondamentale trovare maggiore affidabilità anche nelle seconde linee, per non compromettere il cammino stagionale.